venerdì 2 dicembre 2011

BR: da Moretti ai giorni nostri….!

I primi dissapori all’interno delle BR, avvennero durante il rapimento dell’On. Aldo Moro.Di fatti,alcuni militanti,compreso la Faranda e Morucci, erano contrari all’uccisione e questo creò la  dissociazione,di essi, dall’organizzazione per poi confluire nel Movimento Comunista Rivoluzionario.
Al tempo stesso,il Parlamento varava leggi speciali antiterrorismo,tra cui provvedimenti che attenuavano la pena ai collaboratori di giustizia(le leggi verranno riportate in fondo all’articolo); il primo fu Patrizio Peci,che rivelò indizi molto importanti, i quali permisero ulteriori arresti da parte dei cc del Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa. . L'attività delle BR andrà calando portando, intorno al 1980, ulteriori divisioni.Il problema vero fu l’uccisione del sindacalista Guido Rossa; ciò portò ad un allontanamento da parte sia del sindacato sia delle classi operaie, dalla stessa organizzazione.


 Nel novembre dello stesso anno, infatti, la direzione strategica elaborò una risoluzione non condivisa dalla colonna milanese Walter Alasia; secondo quest’ultima l’organizzazione doveva ritornare “alle origini”,e quindi lottare contro l’imperialismo. E così si pose fuori dal controllo dell'esecutivo centrale.Furono loro a gestire autonomamente il sequestro dell’ingegnere dell’Alfa Romeo   Renzo Sandrucci (3 giugno al 23 luglio 1981);il quale verrà liberto.Nel frattempo la colonna napoletana fronte carceri, e la colonna torinese, con a capo Giovanni Senzani, si uniranno per formare BR- Partito della Guerriglia.Insieme gestiranno ,due sequestri molto importante,avvenuti,ovvero: quello dell’esponente della DC,Ciro Cirillo.Di questo rapimento si sa che, lo Stato trattò per la liberazione,facendosi aiutare dai servizi segreti e dalla camorra di Raffaele Cutolo(27 aprile al 24 luglio 1981);
 
E quello di Roberto Peci,(10 giugno al 3 agosto 1981), fratello di Patrizio,che finirà con il suo omicidio,quale condanna del aver parlato alla Magistratura della struttura dell’organizzazione e dei suoi componenti.
Mentre la colonna romana, la cui responsabile era Barbara Balzarani,e la colonna veneta di Antonio Savasta, organizzano il rapimento del direttore del Petrolchimico Montedison di Mestre, l’ingegner Giuseppe Taliercio, che si trasformerà anch’esso in omicidio (20 maggio al 5 luglio 1981).

Viene ancora rivendicata con la sigla BR. Nell'agosto del 1981, per iniziativa della colonna di Roma, viene fatto un tentativo di ricomposizione delle contraddizioni esplose tra i vari spezzoni.  Esso fallisce. Ad ottobre, si tiene a Milano una riunione della Direzione strategica. In questo frangente viene impostata la campagna contro il generale James Lee Dozier. Di fatti, qualche mese più tardi, venne prelevato dal suo appartamento a Verona, (17 dicembre1981 al 28 gennaio 1982),per poi esser liberato dai NOCS che fecero incursione a Padova,arrestando Savasta. Il 30 dicembre 1981, una parte dei militanti delle  BR-PCC si allontaneranno per formare “Colonna 2 Agosto”. I seguito diventerà anch’esso un collaboratore di giustizia, dando il colpo di grazia all’organizzazione.
Molti dei combattenti si rifugiarono in Francia, perché vi era la “Dottrina Mitterand “, che garantiva il diritto d'asilo ai rifugiati politici stranieri, particolarmente italiani, ricercati nei loro paesi per atti di natura violenta ma d'ispirazione politica; visto che si sentivano il fiato sul collo delle forze dell’ordine.
A fronte di ciò, le BR-PCC diffonderanno un nuovo comunicato,affermando una “ritirata strategica”,per discutere:
1) di colpire la politica economica dello governo e si propongono di sostenere il movimento degli autoconvocati, a fronte di ciò viene ferito Gino Giugni (3/5/1983);
2)la loro attenzione si riversa sulle contraddizioni tra est ed ovest, proponendo un Fronte Internazionale Antimperialista,difatti vi fu un’attentato mortale nei confronti del diplomatico USA Leamon Hunt (15/2/1984);
3) prepararono un’ulteriore attentato mortale contro Ezio Tarantelli, docente di economia politica e presidente dell’istituto di studi economici della CISL (27/3/1985).

Il 4 gennaio 1982 le BR-PG subiscono un duro colpo a causa dell'arresto di molti militanti e dirigenti. Nei mesi successivi restano attive soltanto a Napoli e Torino.
A Napoli, infatti, intervengono:
1) con l'attentato mortale contro Raffaele Delcogliano, assessore regionale alla formazione professionale, ed il suo autista, Aldo Iermano (27-4-82) ;
2) con l'attentato mortale contro Antonio Ammaturo, vice questore e capo della squadra mobile, ed il suo autista, Pasquale Paola (15-7-82).
Il 26 agosto 1982, a Salerno, le BR-PG attaccano un convoglio di militari di leva per un esproprio d'armi. Nel conflitto a fuoco con la volante di scorta restano uccisi Mario De Marco e Antonio Bandiera, agenti di polizia e Antonio Palumbo, militare di leva.
Tra novembre e dicembre del 1982, vengono arrestati gli ultimi militanti esterni..
Il 1982 vede un succedersi di arresti e, nonostante la diffusione, nel gennaio 1983, del documento “Ancora un passo”, con il mese di febbraio, la storia di quest'organizzazione si conclude.
Nel 1984 i rapporti all’interno delle BR-PCC si divergono ,portando ad una netta prevalenza dei “compagni” militaristi;che successivamente si scinderanno in : Prima Posizione ,ovvero gli ortodossi che manterranno la denominazione BR-PCC e Seconda Posizione, che seguiranno prenderanno successivamente, nel 1985, la denominazione di BR-UCC (Brigate Rosse-Unione Comunisti Combattenti).Il 10 febbraio 1986 in un agguato mortale muore l’ex sindaco di Firenze, Lando Conti, azionario di un’industria di materiale bellico.Mentre nel marzo 1987 quest’ultima colonna uccise,in un attentato,il generale Licio Giorgeri, Direttore Generale per le armi e gli armamenti aeronautici; lo stesso si occupava del progetto EFA.
Il 14 febbraio 1987 a Roma, nel corso di una rapina per autofinanziamento dalle BR-PCC vengono uccisi due agenti di polizia, Giuseppe Scravaglieri e Rolando Lanari. Nel giugno dei 1987 molti militanti incarcerati delle BR-PCC e dichiareranno conclusa l'esperienza storica delle BR. La decisione di chiudere l'esperienza armata non trova però concordi alcuni militanti che, infatti, il 16 aprile del 1988, compiono un attentato mortale contro il senatore democristiano Roberto Ruffilli (Forlì il 16/4/1988) collaboratore dell’on. Ciriaco De Mita e, nel documento di rivendicazione, rendono noto il loro intento di proseguire la lotta annata, ma anche quest’ultimo gruppo di militanti verrà arrestato, dai carabinieri, tra settembre ed ottobre dello stesso anno.
Era il giorno 20 maggio 1999, quando a Roma venne assassinato Massimo D’Antona;



Era consigliere legislativo del ministro del lavoro,Bassolino .Quest'omicidio venne rivendicato dalle BR-PCC NCC, ovvero nuclei comunisti combattenti. I brigatisti di tale agguato furono
Antonino Fosso, Michele Mazzei, Francesco Donati e Franco Galloni e di due irriducibili, Nadia Desdemona Lioce e Mario Galesi.Lo stesso verrà anche rivendicato da alcuni brigatisti, direttamente dal carcere.Gli furono inflitti 9 colpi di cui l’ultimo mortale al cuore; poche ore più tardi verrà trovata la rivendicazione per l’omicidio D’Antona.
Il 19 marzo 2002venne ucciso un’ altro consulente del lavoro, ma questa volta sotto il ministro Roberto Maroni,il professore Marco Biagi. In quel periodo le forze dell’ordine erano in allerta , dato che il livello di sorveglianza al terrorismo,era molto alto,così gli tolsero la scorta nonostante le ripetute minacce di morte,per mancanza di personale.Richiese la scorta nuovamente,ma non fu accolto; le BR-NCC  lo uccisero proprio sotto casa sua. La Corte d’Assise di Roma emise il verdetto: Nadia Desdemona Lioce, Roberto Moranti e Marco Mezzasalma,dichiarati colpevoli ebbero l’ergastolo;Federica Saraceni colpevole di associazione sovversiva.





La legge inquisita dalle BR, parte dal presupposto che, la flessibilità è il miglior mezzo per agevolare,creare nuovi posti di lavoro.


Nel 2003 le Brigate Rosse sono tornate nella cronaca a causa della sparatoria sul treno tra due esponenti delle Nuove Brigate Rosse - Nuclei Comunisti Combattenti (BR - NCC) Mario Galesi e Nadia Desdemona Lioce e degli agenti di Polizia Ferroviaria. Galesi ed un agente, Emanuele Petri, moriranno per i colpi di arma da fuoco. In seguito ai file trovati nel notebook della Lioce, sono stati arrestati altri componenti del gruppo armato e dalla fine del 2004. Le forze dell'ordine inoltre si sono avvalse della collaborazione di una pentita, Cinzia Banelli (nome di battaglia "Compagna So"). Le nuove BR si ispirano al modello a compartimenti stagni dell'eversione greca "Movimento XVII Novembre", recentemente smantellato (2004) dopo un trentennio di attività nella più assoluta segretezza

Nessun commento:

Posta un commento